Il 15 dicembre scorso è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 191/2023 di conversione del D.L. 18 ottobre 2023, n. 145 (c.d. “Decreto Anticipi”).
Tra le misure più significative in materia di lavoro si segnala la previsione di un’ulteriore proroga, sino al 31 marzo 2024, del diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile per due particolari categorie di lavoratori:

  • genitori lavoratori dipendenti del settore privato che abbiano almeno un figlio minore di anni 14 a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore non lavoratore o beneficiario di strumenti di sostegno al reddito;
  • lavoratori in condizioni di fragilità derivanti da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità.

Resta ovviamente confermato che, per entrambe le categorie di lavoratori, il diritto viene riconosciuto a condizione che lo svolgimento dell’attività in modalità agile sia compatibile con le caratteristiche della prestazione lavorativa.

La stessa legge di conversione proroga inoltre la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dal datore di lavoro.